Il fondamento scientifico di  Astrologia e Tarocchi

13.08.2017

Per dimostrare che l'Astrologia e la pratica dei Tarocchi sono antiche discipline che hanno il diritto di essere considerate scientifiche,  dobbiamo anzitutto prendere in considerazione il concetto di scienza moderna, così come definita al culmine della rivoluzione scientifica  occidentale  con le opere di Newton a cavallo tra XVII e XVIII secolo. Essa si fonda  sull'esperimento scientifico, che deve essere direttamente osservabile, riproducibile e misurabile. Questo assunto, impose delle problematiche nel campo delle scienze umane, perché è chiaro che emozioni, pensieri e sentimenti sfuggono a tali criteri.  E tuttavia, B. Skinner - considerato uno degli psicologi più influenti del XX secolo-   tentò di seguirne gli stretti parametri, creando la corrente comportamentista, che studiava cioè solo il comportamento esterno anziché il vissuto interiore, basandosi sulle osservazioni di cavie in laboratorio.

Osservare il comportamento animale è però un approccio riduzionista, perché riduce, appunto, la complessità dell'essere umano a pochi fenomeni direttamente osservabili. Rimane poi il ragionevole interrogativo sulla validità di dati scientifici ricavati su cavie e trasferiti sull'essere umano: come se essi fossero e funzionassero nello stesso modo. 

Fortunatamente si sono sviluppati in ambito di ricerca scientifica psicologica e sociologica altri approcci che non vogliono scimmiottare le scienze esatte - come chimica e fisica - ma costruire metodi di ricerca che tengano conto del vissuto interiore delle persone, a volte sulla base dei loro racconti, a volte con osservazioni dirette, isolando le variabili di interesse, creando dei nessi in base alla rilevanza statistica, e formulando teorie esplicative. L'Astrologia funziona da tempo immemorabile allo stesso modo. L'uomo dell'antichità aveva osservato una correlazione statistica vicina alla totalità dei casi tra certi aspetti planetari ed aspetti del vissuto umano. Aveva creato sistemi matematici per misurare il tempo, e tecniche per tracciare il movimento degli astri con l'ausilio di strumentazione complessa, come le piramidi, poiché infatti i pianeti subiscono non poche irregolarità nei loro cicli attorno al sole.

Eppure esistono sostenitori della non veridicità delle affermazioni astrologiche, nè tantomeno di quelle espresse nei Tarocchi. Essi sono tendenzialmente chiusi ad un confronto reale con questa disciplina vecchia di 4.000 anni. La liquidano pensando che essa sia quella che si trova sui trafiletti dei giornali, e naturalmente si guardano bene dall'approfondire la questione, perché se lo facessero, dovrebbero ricredersi su tutto ciò che hanno professato fino a quel momento, cioè la propria appartenenza ad un sistema che detiene la verità, rispetto ad uno fasullo. Mi permetto però di notare che questo atteggiamento non è per nulla coerente con il pensiero scientifico tanto acclamato: di norma chi attacca l'Astrologia non ha mai fatto esperienza diretta di un consulto astrologico professionale, di conseguenza le sue affermazioni contrarie all'Astrologia stessa sono prive di validità scientifica!

Supponiamo ora che qualche scettico, preso magari da un certo sentimento di sfida, acconsenta ad una lettura del proprio tema natale astrologico, e trovi in esso quelle informazioni fondamentali che ricalcano la propria esistenza. Egli ne sarà certamente sconvolto, perché si chiederà come fanno gli astri ad avere una tale influenza sulla propria vita. Niente panico!! Questo è un assunto non corretto che richiede subito una chiarificazione:

L'Astrologia ed i Tarocchi NON si basano sul concetto di CAUSA-EFFETTO proprio della scienza moderna occidentale, BENSI' sul rapporto di SINCRONICITA' tra eventi. L'uomo è sempre padrone del proprio destino, non è l'astro né tantomeno il Tarocco l'attore del tuo destino. Ma in una macchina perfetta quale quella del cosmo, il micro-cosmo riflette il macro-cosmo, le azioni umane trovano un corrispettivo nelle azioni stellari, o nei Tarocchi che vengono estratti.

Si tratta insomma di una coincidenza significativa. Nelle parole di Jung, "sincronicità significa allora anzitutto la simultaneità di un certo stato psichico con uno o più eventi esterni che paiono paralleli significativi della condizione momentaneamente soggettiva e - in certi casi - anche viceversa" (C.G. Jung, La sincronicità, Bollati Boringhieri, pg.205).

E, va da sè, anche la sincronicità è annoverabile tra i criteri scientifici, perchè mette in rapporto eventi, stati d'animo e comportamenti in modo osservabile e soprattutto significativo!

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